Sono trascorsi più di trent’anni da quando è stato pubblicato l’album “Aspettando che sia mattino”. Era il 1987 e pochi conoscevano il nome di Pippo Pollina. Oggi, dopo aver raggiunto il successo, con centinaia di esibizioni dal vivo e importanti collaborazioni con grandi artisti di fama internazionale, il cantautore palermitano racconta la sua storia. Anno dopo anno, il suo percorso segue le tracce dei suoi dischi: sedici album per altrettanti capitoli, ciascuno dedicato ad una particolare fase della sua crescita artistica e personale, passando attraverso l’iniziale sconforto dei teatri vuoti, fino alla trionfale esibizione all’Arena di Verona, intrecciando il proprio cammino con nomi come Van Morrison e Tracy Chapman, duettando con Franco Battiato, Nada Malanima, Giorgio Conte e molti altri. Scopriremo anche il complesso rapporto con la sua Sicilia e con l’Italia intera, intensa ispiratrice di sogni e visioni, ma anche terra ostile, incapace di intuire per tempo le potenzialità di un grande artista che è stato, invece, accolto con entusiasmo dalla Svizzera, dove vive da molti anni, e dagli altri paesi di lingua tedesca, in cui ha venduto centinaia di migliaia di copie dei suoi dischi. Cento chimere è il titolo scelto per la versione italiana della sua autobiografia, scritta con la stessa mano che ha dato vita agli straordinari testi delle canzoni che migliaia di suoi fan hanno imparato ad amare profondamente. Il libro è stato già pubblicato in Austria, Svizzera, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo, vendendo migliaia di copie, con il titolo “Verse fuer die freiheit”.
Pippo Pollina nasce a Palermo nel 1963 da una famiglia borghese di origini contadine. Cresce e studia nel capoluogo siciliano frequentando, negli anni ottanta, la facoltà di giurisprudenza e l’accademia “Amici della musica” con studi di chitarra classica. Impegnato nell’allora nascente movimento antimafia, collabora al mensile catanese “I siciliani” fino all’omicidio ad opera di Cosa Nostra del suo direttore storico Giuseppe Fava. Insieme ad altri musicisti palermitani, fonda il gruppo Agricantus con il quale lavora fino alla fine del 1985, in sei anni di intensa attività concertistica in Italia e all’estero, e seminaristica nelle scuole medie e superiori della Sicilia.
Pippo Pollina lascia l’Italia alla fine del 1985 per intraprendere un viaggio senza una meta precisa. Dopo tre anni di giro del mondo, approda in Svizzera, dove oggi vive, nella città di Zurigo.
Ha all’attivo un canzoniere di circa duecento brani, incisi nel solco di ventidue album. Oltre quattromila concerti in Italia, Germania, Austria, Francia, Svizzera, Olanda, Svezia, Belgio, Egitto e Stati Uniti.
Ha collaborato artisticamente con nomi del calibro di Franco Battiato, Inti-Illimani, Konstantin Wecker, Linard Bardill, Nada, Georges Moustaki, Schmidbauer & Kälberer, Charlie Mariano, Patent Ochsner, Giorgio Conte e molti altri.
Svariati premi della critica in rinomate rassegne musicali, sia in Italia che all’estero, lo indicano come uno dei depositari della tradizione della grande canzone d’autore italiana.
Vive a Zurigo con sua moglie Cristina.