Quattro secoli e mezzo dopo Vasari, Langone racconta gli artisti italiani partendo dalle loro biografie. Con un paio di non trascurabili differenze: gli artisti del Vasari erano quasi tutti morti mentre quelli di Langone sono tutti vivi; nelle Vite si parla anche di scultori e di architetti mentre in Eccellenti pittori ci si concentra appunto sui pittori per il semplice motivo che nel frattempo gli scultori si sono quasi estinti e gli architetti sono quasi totalmente fuoriusciti dall'ambito artistico. Libro elitista, fortemente selettivo secondo criteri il più possibile oggettivi che sono, caso più unico che raro, espressamente dichiarati in modo che il lettore possa condividerli o respingerli: quanto di più lontano dalla critica castale e incomprensibile che ha reso l'arte contemporanea italiana autoreferenziale e semimorta. Pittori di ogni generazione e di ogni quotazione: giovani e vecchi, celebrati e sottovalutati, purché capaci di ricordare che la pittura italiana è viva e lotta insieme a noi, anche se noi non sempre lo sappiamo.